Risorse naturali a Km zero

02/07/2024

Il ruolo essenziale del gas domestico nella transizione energetica sostenibile

A fronte della crisi energetica internazionale, l’Italia dispone di ingenti riserve di gas naturale, valutate in oltre 110 miliardi di metri cubi.

Con una serie di azioni volte a valorizzare i titoli esistenti, la produzione potrebbe aumentare da 3,3 miliardi di metri cubi nel 2021 a circa 6 miliardi di metri cubi/anno entro il 2025 e oltre 7 negli anni successivi (pari circa alla domanda dell’Industria di settore). Senza una serie di interventi tempestivi, la produzione di gas dell’Italia scenderebbe al di sotto di 1 miliardo di metri cubi negli ultimi anni del decennio.

Cosa si può fare?

  1. Garantire le necessarie attività di ottimizzazione della produzione dei titoli attualmente operativi, sia offshore che onshore;
  2. Accelerare lo sviluppo di nuovi progetti già stabiliti per i titoli esistenti.

I vantaggi che ne deriverebbero sono diversi, tra cui:

  1. Sicurezza energetica e ridotta dipendenza da paesi terzi;
  2. Costi più competitivi rispetto alle importazioni;
  3. Riduzione delle emissioni di GHG: il gas “a km zero” ha emissioni inferiori del 20÷30%;
  4. Maggiori investimenti locali, favorendo occupazione, competitività e crescita delle imprese italiane;
  5. Contenimento della bolletta energetica del Paese.

 

Diverse le occasioni in cui Assorisorse ha affrontato questo tema:

– Intervista Davide Usberti al Global Energy Transition Congress and Transition “Il gas nazionale e la Transizione” (luglio 2024);

– RiEnergia n.329 , Davide Usberti “Italia e la disponibilità di gas a km 0” (novembre 2023);

– Intervista Davide Usberti a OMC 2023 “Gas a km-zero” (ottobre 2023);

– RiEnergia n.272, Luigi Ciarrocchi “Il ruolo del gas nella transizione: il punto a Gastech 2022” (agosto 2022).


Approfondimenti sul Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI)

08/04/2022

PiTESAI: l’effetto su Permessi e Concessioni attuali nel contesto dell’emergenza gas

L’emergenza energetica, e in particolare del settore del gas, si fa più complessa di giorno in giorno, a livello nazionale, europeo e mondiale.

Il governo è pienamente consapevole della gravità di questa emergenza e del rischio per molti settori essenziali del Paese, ed è impegnato insieme all’Europa per il suo superamento sia sul fronte della Domanda che su quello dell’Offerta, mantenendosi nel quadro del EU Green Deal…

14/02/2022

Assorisorse: coniugare il PiTESAI con il caro energia

La pubblicazione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI) contribuisce a fornire un quadro di regole sui luoghi dove è possibile svolgere l’attività di valorizzazione delle risorse del sottosuolo.

Assorisorse riconosce che, grazie all’impegno del Governo, nell’ultimo anno si è cercato di superare un lungo periodo di incertezza per gli operatori della filiera energetica…

08/11/2021

Si torna a parlare di gas

Ai benefici ambientali in termini di minori emissioni rispetto al metano importato dai paesi lontani, si aggiungono evidenti ricadute sulla manodopera e alle casse dello Stato.

Nell’articolo si parla anche dei dati contenuti nello studio di Assorisorse presentato a commento del PiTESAI e pubblicato dal MiTE (in allegato). In particolare si fa riferimento ai giacimenti di gas in Emilia Romagna che con 322 milioni di investimenti vedrebbero la produzione raddoppiare: da 800 milioni a 1,6 miliardi di metri cubi…


Articoli di Rassegna Stampa (riservati agli Associati):

– Il Sole 24 Ore “Gas, produzione nazionale in calo del 3,4% in sei mesi” (agosto 2024);

– Rassegna “Valutazione Assorisorse dell’impatto del PiTESAI sulla produzione O&G” (aprile 2022);

– Comunicato Stampa “Assorisorse: coniugare il PiTESAI con il caro energia” (febbraio 2022);

– Il Sole 24 Ore “Trivellazioni in Adriatico ferme ma il gas Italiano costa un decimo” (novembre 2011).