Lunedì 24 maggio alle ore 18 per il ciclo “Talk FOR Energy” a cura di FOR e Studio Napoletano & Partners si è tenuto l’appuntamento “La transizione ecologica tra desideri e realtà” in cui Chicco Testa e Monica D’Ambrosio hanno intervistato il Ministro Roberto Cingolani. Tra gli argomenti: riforme, innovazione tecnologica, strategie per il rilancio e lo sviluppo delle rinnovabili, dell’idrogeno e di un’efficace gestione dei rifiuti nel nostro Paese.
La registrazione della diretta è disponibile nella pagina Facebook di Ottimisti&Razionali
Di seguito il video completo dell’evento. Ulteriori dettagli sui prossimi appuntamenti sono disponibili su https://talkfor.ottimistierazionali.it/talk-for-energy/
La transizione ecologica tra desideri e realtà: parola al Ministro Cingolani
Il Ministro Roberto Cingolani è stato il protagonista dell’eccezionale appuntamento dei Talk FOR Energy dal titolo “La transizione ecologica tra desideri e realtà” di lunedì 24 maggio.
L’evento, promosso da FOR, da FISE-Assoambiente e Italia+Verde, ha visto un confronto aperto tra protagonisti del mondo dell’energia e il Ministro della Transizione Ecologica che ha parlato di transizione, tecnologia e scenari.
Punto di partenza della discussione, seguita da centinaia di utenti, la centralità dell’innovazione tecnologica che, come ha sottolineato il Ministro, non gode della fiducia di tutti e non è ad impatto zero. Tra gli interventi previsti anche il Presidente di Assorisorse Luigi Ciarrocchi che ha sottolineato l’efficacia dell’analisi lucida e dell’approccio pragmatico del nuovo Ministro, e le finalità legate alla ricerca di soluzioni concrete. Il Presidente Ciarrocchi ha parlato di neutralità tecnologica, condizione fondamentale per raggiungere gli obbiettivi di riduzione delle emissioni carboniche e per rendere più efficaci e più efficienti la sostenibilità ambientale ed economica. Il Presidente ha posto l’attenzione sul tema dei settori energivori “hard to abate”, che sono fondamentali anche per i relativi risvolti occupazionali ed economici, chiedendo a Cingolani su quali azioni si devono perseguire per evitare di compromettere questo settore produttivo.
Cingolani, riconoscendo la complessità della transizione, ha puntualizzato che per favorire l’elettrificazione ed abbattere le emissioni di CO2 bisognerà incrementare le installazioni di fonti di energia rinnovabile ed aumentare l’elettrificazione ad esse collegate. Bisognerà installare nei prossimi dieci anni 70 GW di capacità produttiva rinnovabile (ad ora, ne installiamo circa 0.8 all’anno).
I tempi per la transizione sono comunque lunghi – almeno parliamo di 10 anni – e non sarà facile – a detta del Ministro – per rendere il percorso sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale. A proposito di tempi e azioni, Cingolani ha paragonato il PNRR e la transizione ad una missione spaziale, in cui il punto di arrivo è la decarbonizzazione entro il 2050. Il punto di partenza, invece è il PNRR che, con il suo “carburante” consente alla “navicella-transizione” di decollare e di mettersi sulla giusta traiettoria; poi, terminato il “carburante” «gran parte della rotta dovrà farla il pilota, apportando correzioni e avendo la consapevolezza che da qui a 10 anni, magari, scopriremo una nuova tecnologia a basso costo e dagli enormi vantaggi che cambierà la missione in corso d’opera» ha specificato il Ministro.
Altri importanti interventi hanno spinto le risposte del Ministro della Transizione Ecologica su diversi argomenti tra i quali la mobilità elettrica, sulla quale è utile ripensare tutte le infrastrutture di riferimento e comprendere come sia necessario un mix di soluzioni. Infatti per ridurre massicciamente le emissioni e considerando l’elettrico ibrido al 60%, il Ministro ha sottolineato che il restante 40% del parco veicoli dovrebbe essere un Euro 6.
Altro momento di riflessione ha riguardato la ricerca, che resta un perno fondamentale per l’evoluzione della transizione e il cui impegno sarà importante per diversi settori dell’energia: dalle rinnovabili al nucleare.
Sull’apparato legislativo che riguarda energia ed ambiente Cingolani ha sottolineato la necessità di un adeguato dialogo tra parte giuridica e tecnica; specificando che «la termodinamica la fa la natura, le leggi gli uomini».
Sul suo futuro politico a medio termine si è detto concentrato sulla messa in opera di una nuova struttura ministeriale e sugli impegni di COP 26 e G20.
Due ore dense di spunti e riflessioni che ricordano a tutti l’importanza del lavoro da svolgere oggi, consapevoli delle conseguenze che le nostre scelte, in particolar modo ambientali, hanno sulle generazioni future che sono più vicine a noi di quanto immaginiamo.