White Paper “L’impegno dell’industria italiana per la riduzione delle emissioni di metano”

07/09/2022

Il gruppo di lavoro di Assorisorse sulle emissioni di metano è stato costituito nel 2021, in relazione all’esigenza sempre più urgente di ridurre in maniera significativa le emissioni di metano in atmosfera, a prescindere dall’origine e dalla causa: emissioni incidentali causate da eventi imprevisti, combustione incompleta, emissioni fuggitive, permeazione, emissioni pneumatiche e venting. Il bisogno di ridurre le emissioni viaggia insieme al bisogno di rendicontare in maniera corretta e dichiarare in maniera trasparente i quantitativi di metano emessi agli stakeholder e alla comunità. Il gruppo di lavoro è partecipato da rappresentanti dell’intera filiera industriale: fornitori di tecnologie, società di ingegneria, EPC contractor, operatori, organismi di ispezione, testing e certificazione e società di consulenza.

Il tema delle emissioni di metano è un tema caldo a livello europeo e mondiale; il 15 dicembre 2021 è stato pubblicato dalla Commissione Europea una bozza di Regolamento Europeo sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia. Il Regolamento proposto mira, tra le varie proposte, a supportare un’ampia diffusione di un robusto standard MRV (monitoring, report and verification) sulle emissioni di metano nel settore dell’energia, di inserire un obbligo legislativo a livello europeo per l’adozione di tecniche LDAR (leak detection and repair) e limitare fortemente le emissioni per venting e flaring. L’impatto della regolamentazione sarà sostanziale e la proposta è stata analizzata da vari operatori e parti interessate sia a livello europeo sia nazionale, che hanno fornito il proprio riscontro sulla formulazione. La proposta è attualmente in discussione nel Parlamento Europeo e nel Consiglio dell’Unione Europea.

L’utilizzo di idrocarburi deve essere accompagnato da una significativa riduzione delle emissioni di metano, nell’ambito di una strategia che punta alla carbon neutrality: tale riduzione, da applicare alle diverse tipologie di emissioni, coinvolge l’intera filiera industriale (operatori, progettisti e fornitori di tecnologie), nonché gli stakeholder istituzionali e gli enti di controllo.

Il “sistema Italia” ha preso un impegno importante sulla riduzione delle emissioni di metano e si registrano già importanti risultati, con obiettivi che sono stati raggiunti da alcuni dei principali operatori con anni di anticipo, grazie all’impegno di tutta la filiera industriale italiana, rappresentata da Assorisorse .

Assorisorse è impegnata a supportare i legislatori e gli stakeholder chiave e svolge un’attività di monitoraggio e proposizione sull’attività legislativa e sullo sviluppo di regolamenti a livello europeo, nazionale e locale; e collabora con diversi organismi nazionali e internazionali, creando sinergie che favoriscano le attività industriali e lo sviluppo di strategie comuni sugli argomenti fondamentali. In particolare, l’Associazione ha deciso di impegnarsi, anche tramite la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc.

Il gruppo di lavoro si è posto l’obiettivo di dare la giusta informazione su cosa è stato fatto e su quali siano i progetti e le iniziative di sviluppo attualmente in essere e in programma, con il fine ultimo di fornire un contributo e indicazioni per le varie istituzioni, associazioni e parti coinvolte, a livello locale, nazionale ed europeo.

Partendo dal tema delle emissioni fuggitive, il gruppo di lavoro ha analizzato la tematica complessiva della riduzione delle emissioni di metano, obiettivo che va perseguito attraverso azioni su tutta la filiera, quali ad esempio:

  • l’ottimizzazione e l’affinamento dei metodi e delle tecnologie impiegate per la stima delle emissioni (dalla identificazione delle sorgenti, all’impiego di adeguate tecnologie per la misura in campo, dall’utilizzo di fattori di emissione sufficientemente dettagliati, alla corretta applicazione dei metodi di correlazione), incluse le best available technologies (BAT) o i sistemi di monitoring reporting and verification (MRV), con possibile riferimento a sistemi di reporting riconosciuti, quali OGMP 2.0 (Oil and Gas Methane Partnership);
  • la definizione di obiettivi raggiungibili, misurabili e rendicontabili per il contenimento delle emissioni in un orizzonte temporale definito, con riferimento a obiettivi di riferimento, quali ad esempio il Global Methane Pledge o quelli raccomandati da OGMP 2.0;
  • la definizione preventiva dei metodi di intervento e delle best practices per il contenimento delle emissioni rilevate, nell’immediato, nel breve e nel lungo termine;
  • la valutazione complessiva degli impatti e delle secondarietà e la definizione di modalità condivise per la riconciliazione tra i dati stimati e misurati a livello di sorgente emissiva con quelli relativi all’emissione dell’intero impianto.

Per il raggiungimento degli obiettivi, gli stakeholder istituzionali e gli enti di controllo si occupano:

  • della definizione di un quadro regolatorio (sia in termini di limiti/obiettivi, sia in termini di metodiche di stima e monitoraggio, sia in termini di riconoscimento dei costi / incentivi per i soggetti regolati) coerente con le indicazioni comunitarie (in particolare l’attesa regolamentazione europea sulle emissioni di metano in fase di pubblicazione da parte della Commissione Europea);
  • dell’implementazione di  un  registro  delle  emissioni  (fuggitive,  puntuali,  incombusti)  periodicamente aggiornato per monitorare l’evolversi dello scenario emissivo;
  • della definizione e l’adozione di norme tecniche aggiornate per le attività di monitoring reporting and verification (MRV) e leak detection and repair (LDAR);
  • dell’implementazione di una procedura di verifica.

Agli Operatori compete:

  • la valutazione dell’applicabilità delle migliori tecnologie disponibili nella realizzazione dei nuovi impianti e l’adozione delle best practices per operation & maintenance;
  • l’applicazione delle metodologie più avanzate e raffinate per l’individuazione e la successiva stima delle emissioni, basate per quanto possibile su misure in campo;
  • l’applicazione delle  attività  di  MRV  e  LDAR,  finalizzate  alla  riduzione  delle  emissioni  di  metano coerentemente con le migliori tecnologie disponibili;
  • l’implementazione di un sistema di reportistica adeguato e coerente con il sistema di registro degli enti competenti.

I membri di Assorisorse sono impegnati nella riduzione delle emissioni di metano e supportano l’implementazione di una roadmap equilibrata ed efficace.

Il gruppo di lavoro ha analizzato le modifiche chiave introdotte dalla proposta di regolamentazione europea, identificando alcune tematiche fondamentali su cui discutere ulteriormente per arrivare a una versione finale della regolamentazione, quali ad esempio la natura prescrittiva di alcuni requisiti, la mancanza di requisiti specifici per i vari segmenti della catena del valore (up-mid-downstream), la carenza di un’analisi costi-benefici per prioritizzare gli interventi e massimizzare il ritorno degli investimenti, la tempistica di attuazione degli obblighi previsti, e la consistenza tra gli standard tecnici di oggi e quelli che verranno. Il 17 aprile 2022, a conclusione dell’analisi effettuata, il gruppo di lavoro ha fornito un riscontro ufficiale sulla proposta di regolamentazione tramite il sito della Commissione  Europea. Il riscontro fornito è risultato allineato a quello fornito da altri organismi nazionali e internazionali, quali ENTSOG, Eurogas, GERG, GIE e MARCOGAZ, con cui Assorisorse collabora per creare sinergie che favoriscano l’adozione di soluzioni operative e lo sviluppo di strategie comuni.

Il presente documento è organizzato come segue:

  • il capitolo 2 introduce l’iniziativa di Assorisorse (2.1), i membri del Gruppo di lavoro sulle emissioni di metano (2.2) e l’obiettivo del lavoro (2.3);
  • il capitolo 3 fornisce un inquadramento del ruolo del gas naturale in Italia e nel mondo (3.1), fornisce una serie di definizioni utili sulle diverse tipologie di emissioni di metano (3.2) e degli altri gas climalteranti (3.3);
  • il capitolo 4 fornisce una panoramica dei principali riferimenti tecnici e normativi a livello internazionale (4.1) e italiano (4.2) per poi concludere con il riscontro che l’industria italiana, rappresentata dall’Associazione, ha fornito sulla proposta di regolamentazione europea (4.3);
  • il capitolo 5 è relativo alle migliori pratiche di progettazione che si possono adottare per minimizzare le emissioni di metano, grazie all’opportuna scelta di processi (5.2), macchinari ed equipment (5.3) e procedure di commissioning, pre-commissioning (5.5) e start-up (5.6);
  • il capitolo 6 illustra una serie di tecnologie che possono essere adottate per ridurre le emissioni di metano e che sono sono state sviluppate da alcuni dei nostri Associati, quali Baker Hughes (6.1), HERA (6.2) e Schneider Electric Systems Italia (6.3, 6.4, 6.5);
  • il capitolo 7 è relativo alle migliori pratiche operative per la riduzione delle emissioni in impianti upstream, midstream e downstream (7.2), l’adozione di sistemi LDAR (7.3) e il ruolo della data strategy degli strumenti per la data analytics applicata alle reti di trasporto e distribuzione di gas naturale (7.4);
  • il capitolo 8 parla delle migliori pratiche per la stima delle emissioni di metano, facendo riferimento ai principali standard e metodologie (8.1), alle diverse tipologie di emissione (8.2) e alle tecniche in uso e in sviluppo per le misure in campo e la riconciliazione dei dati (8.3);
  • il capitolo 9 mostra alcuni dei risultati ottenuti dai nostri Associati impegnati nella riduzione delle emission di metano, quali Snam (9.1.1), Energean (9.1.2) e Eni (9.1.3). Il paragrafo, inoltre, affronta il tema della definizione dei KPI operativi (9.2) e della comunicazione dei risultati ottenuti (9.3).

White Paper “L’impegno dell’industria italiana per la riduzione delle emissioni di metano” (settembre 2022)

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