Carbon Neutrality & Circular Economy: seeking new business model

07/10/2021

6 minuti

Nel pomeriggio del 28 settembre, durante la prima giornata di Med Energy Conference and Exhibition – OMC, Assorisorse ha presentato il nuovo Settore “Carbon Neutrality & Circular Economy”. All’incontro intervengono Andrea Ketoff, Giacomo Rispoli, Andrea Kipar, Matteo Pedaso, Filippo Brandolini, Chicco Testa e Luigi Ciarrocchi con la moderazione di Claudio Velardi.

Assorisorse leader della Transizione Energetica

Andrea Ketoff, ha presentato Assorisorse, nuova associazione di Confindustria che ha il suo focus nella Transizione Energetica. La rinnovata Assorisorse, costituita da oltre cento aziende, è fortemente impegnata a valorizzare tutte le risorse, con il comune obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione di tutti i processi industriali e dall’altro lato alla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Sulla base della consapevolezza del ruolo della filiera durante la Transizione, Assorisorse ha costituito il nuovo Settore “Carbon Neutrality & Circular Economy”. Nell’ambito di questo settore, vengono creati progetti a zero o positivo impatto, che si pongono come obiettivo quello di guidare la Transizione Energetica nel nostro paese, addirittura anticipando gli obiettivi di carbon neutrality che l’Europa ci ha indicato. NextChem, Hera, LAND, sono solo alcune delle aziende che fanno parte del nuovo Settore, e la loro partecipazione permette l’integrazione con gli altri settori esistenti. Le aziende di Assorisorse vantano una lunga tradizione di leadership internazionale, consolidata in contesti ambientali particolarmente difficili nei quali l’intera filiera delle risorse legate al sottosuolo è riuscita a esprimere un know-how e una capacità progettuale ampiamente riconosciuti. Inoltre, c’è una diffusa esperienza per quanto riguarda la sostenibilità, e una diffusa consapevolezza della necessità di considerare gli impatti sociali, oltre che ambientali. Assorisorse si pone come luogo ideale per una cooperazione inclusiva mirata da un lato allo sviluppo di nuovi modelli di business, dall’altro all’integrazione di tecnologie e processi, ma anche alla discussione al superamento di difficoltà tecniche, organizzative e normative nell’interesse della sostenibilità dell’intera filiera e del paese. Il progetto che Assorisorse presenta è esemplare per quanto riguarda la capacità progettuale, della passione e dello spirito di condivisione degli Associati. L’energia e le risorse sono una storia di innovazione, e questa è la filiera che ha acquisito una leadership di livello mondiale delle energie di “ieri”, e oggi questa stessa filiera si candida ad essere leader delle energie di “domani”.

Lo “Schema Industriale Zero Waste”

Il progetto, esempio concreto di economia circolare al servizio di una vera Transizione Energetica, è stato presentato da Giacomo Rispoli, Vicepresidente di Assorisorse. «Lo “Schema Industriale Zero Waste” parte dal waste come nuova risorsa energetica e lo converte tutto», ha spiegato Rispoli. Il progetto utilizza tecnologie già referenziate, funzionali, e quindi non è solo ipotetico, ma reale e concreto, realizzabile. Il protagonista dello Schema è il rifiuto indifferenziato, quindi i rifiuti municipali solidi e le plastiche non rinnovabili. La composizione chimica del rifiuto, consiste in una grande quantità di carbonio e idrogeno. Di solito dopo il riciclo rimane il 50% del prodotto, che viene bruciato o finisce in discarica. Con lo Schema si è cercato un modo di ricostruire dei nuovi idrocarburi da idrogeno e carbonio.
Il progetto parte da circa 500mila tonnellate annue di rifiuto indifferenziato, che viene in un primo momento sottoposto a Trattamento Meccanico-Biologico, per separare i vari componenti. Si recuperano metalli ferrosi, non ferrosi, vetro, plastiche. Il 99% del totale dei rifiuti trattati è recuperato, anticipando enormemente la direttiva europea per cui dal 2035 non si potrà portare in discarica più del 10% del totale dei rifiuti trattati. Per quanto riguarda la CO2, essa è ridotta in maniera importante, e la produzione è in forma concentrata. Producendo anidride carbonica su base liquida, è possibile utilizzarla come concimazione. Lo Schema è preciso e quantificato in ogni suo aspetto: vengono considerati l’organigramma, i costi e i ricavi (ipotizzando anche il worst case scenario). Si pensa anche ad una eventuale integrazione successiva con gli elettrolizzatori, quando diminuirà il costo dell’energia elettrica. Digitalizzazione, messa in sicurezza, abbattimento degli odori. Tutti elementi di cui lo Schema tiene conto. Sono calcolati anche gli ettari di superficie necessaria, e, per quanto riguarda i siti, sono considerati come più adatti le raffinerie di petrolio e gli impianti petrolchimici, tenendo presente la disponibilità di un capitale umano professionale ed efficiente.

L’economia circolare

La Bussola della Sostenibilità, al centro dello stand di Assorisorse a OMC, rappresenta una valutazione oggettiva dei progetti di LAND, messi in relazione con i tre principi di sostenibilità, inclusione e bellezza. L’economia circolare è vista come una sinergia fra paesaggio e collettività. «La Bussola della Sostenibilità ci consente di verificare non solo i nostri progetti ma anche le nostre azioni sui territori, ricordando sempre che la sostenibilità ci accompagna in questo percorso ma deve essere resa visibile e misurabile», ha affermato Andreas Kipar, CEO e co-fondatore di LAND, in una registrazione video trasmessa durante l’evento.
Filippo Brandolini, presidente di Hera Ambiente, ha sottolineato l’approccio complessivo del progetto Zero Waste di Assorisorse. In merito alla gestione dei rifiuti in Italia, Brandolini nota che il dibattito sulla questione «è stato viziato da visioni parziali». Inoltre, riscontra che «da anni a questa parte si parla di raccolta differenziata come se fosse risolutiva, quando dietro la raccolta differenziata c’è un mondo enorme la cui complessità è stata rappresentata da un sistema impiantistico integrato che presenta varie tecnologie e processi.
L’economia circolare non è un fatto che si autoafferma, un fatto banale». L’economia circolare infatti si configura come un rinnovamento dal punto di vista dell’organizzazione industriale: «Assorisorse è un tassello importante rispetto alla capacità di progettare, di mettere a terra delle tecnologie». E’ stata ribadita la necessità di non guardare a soluzioni particolari per quanto riguarda la gestione rifiuti. Alcune delle regioni italiane sono perfettamente allineate con gli obiettivi stabiliti dall’Ue del 2035: «Il pregio di quelle realtà già allineate è dato dal fatto che si sono dotate di gestione industriale e di lungimiranza anche in tema di pianificazione politica».
Sottolineando le potenzialità del settore rifiuti, Brandolini ha notato che «la sola gestione dei rifiuti urbani può rappresentare la copertura del fabbisogno energetico, di biometano che sostituisce il metano fossile». Ma non si tratta solo di gestione dei rifiuti, ma anche di una ottimizzazione della distribuzione degli impianti sul territorio. È importante parlare di economia circolare anche in relazione ai siti, che devono essere recuperati.

Assorisorse e Assoambiente, insieme verso la Transizione

«Oggi nel mondo ogni giorno vengono consumati 100 milioni di barili di petrolio, 11 miliardi metri cubi di gas e 15 milioni di tonnellate di carbone», ha esordito Chicco Testa, Presidente di Fise Assoambiente. Gas, petrolio, carbone, hanno permesso al mondo di arrivare al benessere in cui si trova ora, moltiplicando la popolazione umana e diminuendo la povertà. Pensare di sostituirli «in un batter d’occhio, con una buona parte del mondo che si trova in povertà energetica, facendo leva solo su alcune tecnologie particolarmente sexy» significa non avere un quadro chiaro della Transizione Ecologica e di quello che comporta. «Servono una visione larga e tutte le tecnologie, alcune che ancora non abbiamo ma che speriamo di avere in un futuro lontano». Testa sottolinea la necessità di affrontare la Transizione Energetica ed Ecologica, senza trascurare l’aspetto economico e sociale. «Abbiamo bisogno di far diventare maggioritario questo asse del modo di pensare la Transizione, di aggregare intorno a noi il mondo delle imprese, della tecnologia, della ricerca scientifica, che possono farci fare dei passi in avanti».

Le conclusioni di Luigi Ciarrocchi, Presidente di Assorisorse sottolineano la necessità di una sostenibilità ambientale, economica e sociale, tre aspetti che Assorisorse ha inglobato nello “Schema Industriale Zero Waste”. «Assorisorse è protagonista dei grandi temi della Decarbonizzazione, dell’Economia Circolare e della Gestione dei Rifiuti. Su questi focus abbiamo competenze trasversali e attraverso un approccio olistico e inclusivo possiamo fornire soluzioni concrete, efficaci ed efficienti ai problemi del Paese». Assorisorse si rinnova, «ci siamo riappropriati del ruolo che avevamo che dobbiamo avere e che dovremmo avere nel futuro».

Al termine dell’evento il Presidente di Assorisorse Luigi Ciarrocchi e il Presidente di Fise Assoambiente Chicco Testa hanno firmato un accordo di intenti, basato sulla collaborazione e il coordinamento. «Collaborare con Fise Assoambiente significa disegnare insieme un percorso pragmatico verso la Transizione Energetica. Un percorso fatto di progetti sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale che si basino su neutralità carbonica delle tecnologie, competenze e innovazione», commenta il Presidente Ciarrocchi.
Chicco Testa aggiunge che «guardiamo con attenzione al paniere di tecnologie che le aziende associate ad Assorisorse possono mettere in campo per favorire l’economia circolare. L’innovazione tecnologica è la strada principale per contrastare il cambiamento climatico».

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