Basilicata: energy hub grazie all’Oil&Gas

18/11/2016

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L’Oil&Gas in Basilicata offre un contributo significativo in termini di occupazione e royalties, oltre a quello energetico indispensabile per il paese. Queste le importanti indicazioni che emergono dalla ricerca elaborata da Confindustria Basilicata il collaborazione con l’ufficio studi di Shell Italia E&P presentata nei giorni scorsi a Potenza. A sottolinearlo il Vice Presidente della Confindustria Basilicata Francesco Somma che ha ribadito come “la ricchezza del sottosuolo della Basilicata, nel rispetto dell’ambiente e della salute, sono un’irrinunciabile fonte di energia per crescita e sviluppo nel presente e nel futuro“.

All’incontro sono intervenuti anche Francesco D’Alema – Presidente di Gruppo Giovani di Confindustria Basilicata, il Direttore della Facoltà di Agraria dell’Università della Basilicata Severino Romano e Tom Kjolberg, Direttore commerciale di Shell Italia.

In particolare parliamo di oltre 1,8 miliardi di royalties dall’inizio dell’attività estrattiva con una media negli ultimi anni di 460 mila euro al giorno; tremila occupati tra diretti e indotto a cui se ne aggiungono circa 10.000 derivanti dal supporto delle royalties e nell’indotto secondario (ristoranti, alberghi etc); un minore tasso di disoccupazione rispetto al resto del Mezzogiorno, attenuato dall’oil&gas industry che ha contenuto gli effetti della crisi; il pil pro-capite più alto delle regioni limitrofe e con un trend in crescita; riduzione della pressione fiscale.

I dati, provenienti da Istat e Ministero dello Sviluppo Economico, dimostrano inoltre ottimi risultati anche per il turismo che solo nel 2015 ha registrato un aumento del 16,5% degli arrivi.

In particolare la Val d’Agri negli ultimi 10 anni ha registrato il 53% in più degli arrivi, il 114% in più delle presenze e il 60% in più. Altro punto interessante dello studio è il calcolo del Benessere equo e solidale (BES): un sistema multidimensionale di indicatori che analizza i fattori che incidono sul benessere di un territorio. Anche in questo caso, rispetto alle Regioni limitrofe analizzate, la Basilicata si posiziona al primo posto specialmente per quanto riguarda gli indicatori quali ambiente, istruzione, paesaggio e aspettativa di vita.

Questo studio è un nuovo invito “ad informare sull’impatto economico e reale delle estrazioni” ha affermato Tom Kjolberg di Shell Italia durante la presentazione dei dati, ribadendo che il greggio è una risorsa per la Basilicata e che si può essere ostili ad esso ma almeno avendo giuste e sufficienti informazioni in merito.