IL RUOLO ESSENZIALE DEL GAS DOMESTICO NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA SOSTENIBILE
A fronte della crisi energetica internazionale, l’Italia dispone di ingenti riserve di gas naturale, valutate in oltre 110 miliardi di metri cubi.
Con una serie di azioni volte a valorizzare i titoli esistenti, la produzione potrebbe aumentare da 3,3 miliardi di metri cubi nel 2021 a circa 6 miliardi di metri cubi/anno entro il 2025 e oltre 7 negli anni successivi (pari circa alla domanda dell’Industria di settore). Senza una serie di interventi tempestivi, la produzione di gas dell’Italia scenderebbe al di sotto di 1 miliardo di metri cubi negli ultimi anni del decennio.
Cosa si può fare?
- Garantire le necessarie attività di ottimizzazione della produzione dei titoli attualmente operativi, sia offshore che onshore;
- Accelerare lo sviluppo di nuovi progetti già stabiliti per i titoli esistenti.
I vantaggi che ne deriverebbero sono diversi, tra cui:
- Sicurezza energetica e ridotta dipendenza da paesi terzi;
- Costi più competitivi rispetto alle importazioni;
- Riduzione delle emissioni di GHG: il gas “a km zero” ha emissioni inferiori del 20÷30%;
- Maggiori investimenti locali, favorendo occupazione, competitività e crescita delle imprese italiane;
- Contenimento della bolletta energetica del Paese.